Oggigiorno molti di noi han fatto del digitale il proprio mestiere, tuttavia è un arduo compito quello di spiegare in cosa consiste il proprio mestiere dato che molto spesso, se non sempre, sono nomi composti da una o due parole inglesi che dicono tutto o niente. Vediamoli allora e cerchiamo di spiegarli.

  • Digital Storyteller: è colui che può semplicemente essere identificato come “copywriter” o “giornalista per il web” o “blogger” o “narratore”. Tutti hanno bisogno di storie: da una parte i consumatori che sono bombardati da una quantità di informazioni eccessiva, e che hanno bisogno di narrazioni interessanti e di valore. Dall’altra i brand che hanno una disperata necessità di emergere su Google e di lasciare un segno profondo ed emotivo. E all’incrocio di questi bisogni c’è lui, il Digital Storyteller: sa scrivere bene e sa far emergere emozioni e storie, anche dove altri vedrebbero solo fatti e numeri, ma sa anche usare gli strumenti di promozione offerti dai motori di ricerca, dai social media e dalle app. Ne capisce di analisi dei dati, e sa farsi strada tra i concetti del marketing e della strategia aziendale. Ha occhio per la comunicazione visuale e ha una passione sfrenata verso i nuovi strumenti di comunicazione.
  • Data Analyst: è un traduttore di dati che vede bianco e limpido, ciò che agli occhi degli altri “comuni mortali” è nero!
  • Growth Hacker: è colui che fa volare le aziende, ne muove il business. Il suo lavoro consiste nella sperimentazione sistematica dei più svariati processi di crescita; è in grado di focalizzarsi sui processi aziendali, di qualsiasi natura, e di renderli più efficaci ed efficienti.

Queste sono soltanto alcune delle figure di spicco perché ad ogni svolta della tecnologia, ad ogni cambiamento di algoritmo dei social media, ad ogni brillante intuizione imprenditoriale, si aprono nuove porte.