Per lavorare nelle imprese, sono richieste competenze digitali per 7 assunti su 10, pari a 3,2 milioni di lavoratori. Il 28,9% di questi profili, ovvero circa 940 mila posizioni lavorative, è difficile da trovare o per inadeguatezza o per numero ridotto dei candidati. Il risultato è spesso una carenza di competenze digitali per le Pmi. Ad affermarlo, l’una indagine condotta da Unioncamere, che ha diffuso i dati relativi alla trasformazione digitale nel settore produttivo soffermandosi in particolar modo sui profili ricercati per le assunzioni e sulle e-skill più difficili da reperire e il risultato è un’istantanea che attesta che ad essere carente è la formazione, non gli strumenti.

Se le aziende sono chiamate ad affrontare la trasformazione dei modelli di business, anche gli imprenditori devono rimettersi in gioco formandosi con le tecnologie di ultima generazione per riprogettare le attività e puntare alla personalizzazione del prodotto, prestando grande attenzione al cliente e alla cura per i dettagli. Come? Formandosi, aggiornandosi e coltivando le proprie competenze digitali.

Ecco dunque le 5 e-skills per diventare imprenditore digitale:

  1. Social Media Il primo passo da compiere è acquisire la capacità di identificare, salvare, organizzare, dare valore e condividere informazioni sui social network e nelle comunità virtuali. A ciò si aggiunge, avere padronanza dei principali canali di comunicazione online quali web, social network, app di messaggistica nonché usarli efficacemente.
  2. Digital Networking La condivisione del sapere è uno degli elementi cardine di Internet e della Digital Transformation. Rappresenta la capacità di identificare, recuperare, organizzare, capitalizzare e condividere il patrimonio di informazioni all’interno di reti e comunità virtuali.
  3. User experience La user experience è l’esperienza che un potenziale cliente ha all’interno di un sito, di un blog, di un e-commerce. Conoscere i principi alla base della user experience è senz’altro una delle cose più importanti per chi vuole avviare un business online, per conoscere le reali necessità ed esigenze del cliente.
  4. Digital awareness Il quarto step è quello di essere in grado di comprendere l’uso corretto degli strumenti digitali, prestando la dovuta attenzione all’equilibrio tra vita professionale e salute personale.
  5. Data Analytics Infine l’ultimo passo, ma non meno importante, è studiare le tecniche per analizzare il dato. Gestire la multitudine dei dati, ovvero i Big Data, significa avere un approccio data driven al business, per prendere decisioni consapevoli e anticipare il futuro. Sono le competenze e le tecnologie di Analytics a trasformare i dati grezzi in informazioni di valore per i decision maker aziendali: oggi, infatti, è possibile ottenere vantaggio competitivo grazie a decisioni tempestive e più informate, non solo per le realtà più grandi ma anche per le piccole e medie imprese.