Tra il 2010 e il 2016 con l’avvento di Facebook, Twitter e Instagram abbiamo assistito a una rivoluzione che ha cambiato radicalmente il sistema comunicativo: più diretto, orizzontale e senza filtri. Dal 2016 è iniziata una fase interlocutoria per i Social Media; per molte piattaforme era il momento di cambiare, di svoltare per cercare di offrire agli utenti quello che chiedevano: maggiore attenzione alla privacy e lotta alle fake news. Tutto questo, ovviamente, ha avuto enormi riflessi anche per il Social Media Marketing, le aziende negli ultimi anni hanno sempre avuto enormi difficoltà nel prendere dimestichezza con questi strumenti. L’assenza di filtri, e quindi quel modo di comunicare più diretto, orizzontale, con gli utenti di riferimento, è stato spesso vissuto come un problema. Invece era una risorsa, una opportunità che non tutti hanno saputo riconoscere, perseguendo la via, più facile, della quantità.

Con il 2020 non solo inizia un nuovo anno, ma inizia anche un nuovo decennio, una fase importante per questi strumenti, quella della piena maturità. Pur restando ancora valido che le aziende devono raccontarsi sempre di più, c’è da considerare però che il contenuto sta diventando sempre più effimero. Nel senso che nel 2020 vedremo sempre più emergere quelle piattaforme che spingono verso questa forma, come le Stories di Instagram o come TikTok. Di conseguenza, le aziende dovranno iniziare a considerare questa modalità per agganciare quella fetta di audience che è più vicina al proprio modo di comunicare. Sarà uno storytelling forse più effimero che si manifesterà in diverse forme, ma che inizierà a farsi strada.

È vero, Facebook resta sempre più la piattaforma regina dei social media con oltre 2,7 miliardi di utenti. Resta la piattaforma generalista per eccellenza. Così come generalista è Instagram o Twitter. Nel 2020, ma è un trend iniziato già nel 2019, saranno attive anche le piattaforme di nicchia. La già citata TikTok è una piattaforma di nicchia, la sua audience è prevalentemente giovane, così come resta di nicchia LinkedIn per il fatto che le aziende continuano a vederla come piattaforma di elezione B2B. Ma ci sono altre piattaforme che hanno la loro motivazione in una nicchia specifica, come Twitch ad esempio. Queste piattaforme continueranno ad essere molto usate, perché gli utenti sono alla ricerca di piattaforme più vicine ai loro interessi. Se le aziende decideranno di spostarsi verso gli annunci pubblicitari, come conseguenza dell’addio ai “like”, è evidente che questo avrà anche una ricaduta sull’Influencer Marketing. Ma non nel senso negativo. Perché se le aziende devono prendere in considerazione l’idea di costituire budget per l’advertising, l’Influencer Marketing, trend non certo nato ieri, ha comunque ancora il suo valore. Resta ancora uno strumento efficace per le aziende perché più economico ed è anche più efficace, sempre rispetto agli annunci pubblicitari. L’Influencer Marketing sarà ancora un trend del 2020 per il fatto che ci saranno sempre più influencer, sempre più “micro”, e ci saranno nuove opportunità su altre piattaforme.