Un’esperienza vale molto più di uno spot pubblicitario. È questa la filosofia del marketing esperienziale, la tecnica di marketing che crea esperienze tra brand e consumatori. Un approccio commerciale quasi obbligato per i marchi nell’era digitale, dove la comunicazione è veloce e affollata di voci, specialmente sulle reti social. I brand rischiano di diventare meno rilevanti e di perdere il contatto con un pubblico che cerca un’esperienza di consumo non necessariamente legata al prodotto.
Come funziona il marketing esperienziale
Il marketing esperienziale permette al consumatore di “vivere” il brand tramite un evento che lo connette al marchio e ai suoi prodotti. Il consumatore non è sempre guidato dalla razionalità nelle sue scelte d’acquisto ma anche, o soprattutto, da fattori emotivi; è alla ricerca di esperienze d’acquisto e di consumo coinvolgenti, piacevoli e personalizzate, e il marketing esperienziale lo porta al centro della scena. Questa customer experience evoluta crea connessioni one-to-one tra brand e cliente e potenzia l’engagement grazie alla personalizzazione dell’offerta e alle reazioni stimolate sul piano emozionale. L’impatto è potenzialmente molto più incisivo della classica comunicazione pubblicitaria così come potenzialmente infiniti sono gli spazi per la creatività del brand nel fornire un’interpretazione di marketing dell’esperienza che sia significativa e desiderabile per il suo pubblico. Le esperienze di maggior successo cercano di stimolare reazioni su più livelli. Per esempio, un marchio del fitness potrebbe creare eventi come lezioni di ginnastica all’aperto per avvicinare il pubblico allo sport creando un’esperienza che unisce l’allenamento con la condivisione con altre persone, la spinta a modificare lo stile di vita e l’allineamento con la vision dell’attività sportiva come benessere psicofisico e socialità.
Le diverse tipologie di marketing esperienziale
Il brand potrebbe ospitare un evento estemporaneo in un centro commerciale dove i clienti possono provare il prodotto, fare domande, conoscere meglio il marchio. Si possono creare esperienze in realtà aumentata connesse con i propri prodotti o con la filosofia che li ispira. Ci sono gli eventi esclusivi per soli invitati dove i consumatori possono incontrare influencer, esperti, artisti e personaggi del mondo dello sport non necessariamente connessi al brand ma che ne incarnano la filosofia. Installazioni, inviti a una mostra, flash mob, sensibilizzazione su temi legati alla solidarietà sociale o alla salvaguardia dell’ambiente sono altre possibili tipologie di marketing esperienziale. Pensiamo ad esempio a KitKat che ha creato ad Amsterdam delle zone “prive di wifi” invitando i consumatori a “prendersi una pausa e mangiare un KitKat”. Il produttore del noto snack ha così offerto momenti di relax fuori dal mondo iper-connesso. Oppure Ikea che ha organizzato uno sleep-over nel suo negozio nell’Essex, in Gran Bretagna, rispondendo così a un gruppo di fan su Facebook chiamato “I wanna have a sleepover in Ikea” (voglio dormire una notte dentro il negozio Ikea). L’azienda ha dato la possibilità a 100 persone di questo gruppo di dormire nel suo mega-store.
Contattaci, i nostri esperti saranno a tua disposizione per consigliarti le migliori soluzioni per la tua azienda.