Si avverte sempre di più l’esigenza di mettere il consumatore al centro di tutti i processi aziendali, inclusa la gestione dei contenuti digitali. Cosa si intende? La shopping experience nel mondo fisico comprende un’attività sensoriale: pensiamo agli acquisti all’interno di un supermercato, il cliente può avere un’esperienza interattiva completa con i prodotti alimentari che sono esposti, sfruttando i suoi cinque sensi come recettori di informazioni. Questo avviene nella supply chain tradizionale, con il packaging che riveste un ruolo fondamentale nella presentazione del prodotto nel punto vendita. Ma nell’e-commerce? È cruciale garantire un’esperienza sensoriale anche sui canali digitali e questa è abilitata dal contenuto: il prodotto viene quindi “confezionato” con materiale multimediale (audio, video, banner, immagini ecc.) che riesce a raccontare la sua storia, il suo contesto d’uso e i suoi fattori attrattivi.

Per fare un esempio, un brand che volesse condividere un video nei vari siti e-commerce in Italia dovrebbe utilizzare decine di tool diversi, investendo tempo prezioso che invece potrebbe essere impiegato in attività a più alto valore aggiunto. Per questo un sistema centralizzato di distribuzione dei contenuti è la soluzione vincente per tutti gli attori in gioco perché:

  • il brand owner che prima condivideva i contenuti con i retailer attraverso decine di strumenti diversi (e-mail, ftp, portale ad hoc del retailer ecc.) si trova ora con un’unica piattaforma da cui riesce a mantenere il controllo sull’intera filiera del contenuto, monitorando le condivisioni e misurando l’utilizzo degli asset da parte degli utenti.
  • I retailer, invece, beneficiano di una soluzione unica che permette di automatizzare il ricevimento dei contenuti e la distribuzione sui vari canali online.

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