In questo articolo vi spieghiamo che cosa si intende per “marketing”, su quali componenti basilari si fonda e a chi è rivolto. Innanzitutto il marketing si fonda su una della componenti principali per lo sviluppo di ogni essere umano: la comunicazione.

Il “concetto di marketing” si può far risalire all’economista italiano Giancarlo Pallavicini, che nel 1959 sviluppò approfondimenti sulle ricerche di mercato, costituenti, di fatto, i primi strumenti di quello che divenne poi il marketing moderno, ripresi e sviluppati in un secondo tempo da Philip Kotler che definì il marketing come “quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori. È l’arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto”.

Secondo Kotler il marketing è quell’attività aziendale che pone il consumatore, con i suoi bisogni ed i suoi interessi, al centro dell’attività dell’impresa. Analizzare quindi i bisogni dei consumatori risulta essenziale per poi riuscire ad applicare al meglio le strategie di marketing.

Per l’analisi dei bisogni, fa scuola la piramide di Maslow:

Piramide di Maslow

La strategia di marketing deve essere sviluppata tenendo conto di quali sono i bisogni dei nostri clienti e dove il nostro prodotto/servizio si posiziona all’interno della piramide.

A questo punto, il nostro obiettivo è stimolare questi bisogni, ricordardoci che la scelta viene fuori sempre da una componente emotiva (legata al bisogno) ed una cognitiva (legata alle informazioni che si hanno).

All’inizio per “influenzare” il cliente all’acquisto, a disposizione delle aziende esistevano solo la carta stampata, la radio e la TV. Poche erano le aziende che potevano permettersi investimenti importanti su questi canali. Molte altre si affidavano al “porta a porta” per 2 semplici motivi, costi inferiori (o commisurati alle vendite) e feedback immediato sul prodotto/servizio offerto. Ecco quindi che la partecipazione a fiere o eventi con la presenza di tanta gente è una situazione ghiotta che non si lasciavano sfuggire. In queste circostanze erano le brochure, i depliant e i manifesti pubblicitari a farla da padrone. Anche le sponsorizzazioni di squadre sportive locali poteva avere il suo tornaconto. Ma tutto questo era limitato al mercato “locale“, senza possibilità di vendere anche altrove.

Con la nascita di internet, tutto è cambiato ed il digital marketing ha sostituito quasi in tutto il marketing tradizionale, ma oggi con l’arrivo del “convergent marketing” le cose stanno nuovamente cambiando.