Di cosa parliamo quando utilizziamo il termine “piattaforma” per le attività di monitoring? Partiamo, innanzitutto, col distinguere due tipologie di piattaforme:
- interne: sono quelle messe a disposizione degli stessi canali social (ad esempio Facebook Insights o Twitter Analytics);
- esterne: di terze parti che sfruttano gli strumenti a disposizione delle diverse piattaforme per aggregare una serie di dati. Nella maggior parte dei casi permettono di effettuare attività di monitoring di specifiche parole chiave e di impostare degli alert su eventuali termini critici.
La domanda allora può nascere spontanea: quali scegliere per il proprio Social Media Monitoring? Vi sono due fattori che ne determinano l’orientamento: costo e funzionalità.
- Costo: alcune piattaforme possono essere piuttosto esose, ma solitamente per motivi di completezza, cioè perché offrono davvero una quantità notevole di features.
- Funzionalità: a volte possono essere perfino troppe. Cercate sempre prima di fare mente locale su cosa davvero vi serve.
Da dove cominciare allora? Innanzitutto se siete ancora novizi della materia imparate a leggere e dominare i dati dei canali che controllate direttamente, cioè quelli che otterrete dalle piattaforme interne. In secondo luogo, rispetto ai vostri obiettivi di monitoring e business, valutate se e come investire in una piattaforma esterna.